Nuova definizione di Default
2 Marzo 2021Dal 1° gennaio 2021 sono entrate in vigore le nuove regole europee in materia di classificazione delle controparti inadempienti rispetto ad un’obbligazione verso l’intermediario finanziario (c.d. “Default”). A partire da tale data Julia Portfolio Solutions applica quindi la Nuova definizione di Default introdotta dalla European Banking Autority (EBA) con specifiche Linee Guida.
Le nuove Linee Guida, che hanno lo scopo di armonizzare le regole tra i Paesi dell’Unione Europea, prevedono che le Banche e gli Intermediari finanziari non bancari classifichino le esposizioni come deteriorate (in Default) al ricorrere di almeno una delle seguenti condizioni:
1. Il debitore è in arretrato da oltre 90 giorni nel pagamento di un’obbligazione rilevante (180 giorni in alcuni casi, ad esempio per le pubbliche amministrazioni);
2. L’intermediario giudica improbabile che il debitore adempia integralmente alla propria obbligazione senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie.
La condizione di cui al punto 2) era già precedentemente in vigore; relativamente al punto 1), il Regolamento delegato stabilisce che un’esposizione creditizia scaduta va considerata rilevante quando l’ammontare dell’arretrato supera entrambe le seguenti soglie:
i) per i privati e le PMI (clientela al dettaglio): superiore a 100 euro e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la controparte finanziaria (soglia assoluta);
ii) per le imprese diverse dalle PMI (clientela non al dettaglio): superiore a 500 euro e superiore all’1% delle esposizioni verso la controparte finanziaria (soglia relativa).
Per gli intermediari finanziari iscritti all’Albo Unico ex art. 106 TUB, come nel caso di Julia Portfolio Solutions, per tutto il 2021 la soglia di rilevanza delle esposizioni in arretrato è fissata al 5% anziché all’1%.
Superate le predette soglie prende avvio il conteggio dei 90 (o 180) giorni consecutivi di scaduto, oltre i quali il debitore è classificato in stato di Default.
La classificazione di Default verrà meno solo dopo che, siano passati almeno 90 giorni dall’intervenuta regolarizzazione e non si siano verificate ulteriori situazioni di arretrato o altri eventi pregiudizievoli.
Non sarà più consentito compensare gli importi scaduti con altre linee di credito aperte e non utilizzate (cd. margini disponibili).
Al fine di evitare la classificazione a default, è fondamentale, quindi, onorare con puntualità le scadenze di pagamento previste contrattualmente e rispettare il piano di rimborso dei propri debiti, non trascurando importi di modesta entità.
Si evidenzia che le nuove regole non modificano nella sostanza i criteri di segnalazione in Centrale dei Rischi. La condizione di Default, tuttavia, rappresenta un indicatore di cattiva qualità del credito che potrebbe incidere sul costo del credito e sulla relazione con l’intermediario finanziario.
Per maggiori dettagli:
https://www.bancaditalia.it/media/notizie/2020/qa-nuova-definizione-default/index.html#faq8761-3/